Le #Storiedipassione di Lucia, Anita e Matteo
Vi avevamo parlato di #Storiedipassione, la nostra nuova iniziativa realizzata in occasione della “Giornata Nazionale dei Professionisti Sanitari, Sociosanitari, Socioassistenziali e del Volontariato”, con l’obiettivo di celebrare lo sforzo e l’impegno di tutti i nostri Operatori che in questo difficile anno hanno affrontato con coraggio l’attuale emergenza sanitaria.
Un appuntamento attraverso il quale vogliamo condividere con voi storie, percorsi e racconti di chi in prima persona ha rappresentato il gruppo Korian, donando assistenza, speranza e buon umore ai nostri Ospiti che improvvisamente non hanno potuto più vedere i propri affetti.
In questo primo appuntamento, le storie di Lucia, Anita e Matteo.
LUCIA, TRA EMPATIA ED ENTUSIASMO
Lucia è un’educatrice che ogni giorno si mette in gioco all’interno delle Strutture Korian, mossa da grande entusiasmo. Come recita il suo motto di vita: “combattere e raggiungere i propri obiettivi, trovando sempre una meta da raggiungere”.
Passione: da dove nasce la tua
“Fin da piccolissima, quando mi chiedevano ‘cosa vuoi fare da grande?’ la mia risposta era ‘voglio fare il dottore, per curare le persone’. Crescendo, la voglia di prendersi cura si è mantenuta e l’ho trasformata nel mio lavoro e professionalità”.
Qualità: qual è la tua principale sul lavoro
“L’empatia, capacità di entrare in contatto con l’altro”.
Cura: cosa significa per te prendersi cura
“Accogliere i bisogni dell’altro, anche se non espressi. Mi piace usare la relazione per capire i bisogni non esplicitati e far riscoprire le persone – ad ogni età – valorizzando le capacità di ognuno”.
Una canzone che descrive il tuo approccio al lavoro
“Non ci avevo mai pensato. Forse “Credo negli esseri umani” di Marco Mengoni. Lavoriamo in un contesto dove l’umanità deve essere sempre al primo posto”.
La tua sfida di ogni giorno
“Cercare di non perdere mai l’entusiasmo nel mio lavoro”.
Chi ti ispira nel tuo lavoro
“Il mio riferimento – nel lavoro come nella vita – è mia mamma. Mi ha insegnato a non abbattermi mai e a lavorare sodo per raggiungere i miei obiettivi”.
Un aggettivo per il tuo lavoro
“Creatività – anche per entrare in relazione con l’altro che è sempre diverso, in quanto ognuno si porta dietro il proprio bagaglio della vita”.
Il tratto principale del tuo carattere
“La solarità. Mi piace trasmettere positività e un sorriso, anche attraverso la mascherina”.
Il tuo sogno di felicità
“Nella vita personale, potermi riscoprire nel ruolo di mamma, creandomi una famiglia. Nella vita lavorativa essere sempre soddisfatta di quello che faccio”.
Un colore per definire il tuo lavoro
“Giallo, perché dà un senso di colore e positività”.
Il dono di natura che vorresti avere
“Poter essere in più posti contemporaneamente, per poter sempre far compagnia ai nostri Ospiti”.
Il motto della tua vita
“Combattere e raggiungere i propri obiettivi, trovando sempre una meta da raggiungere. “Fai sempre come se ci fosse sempre il sole”.
Il ricordo più bello del 2020
“A livello personale, la mia nonna, che è riuscita a combattere il Covid a 85 anni. A livello lavorativo, il momento in cui non abbiamo più avuto casi Covid all’interno della struttura e gli Ospiti hanno potuto rivedere i propri familiari”.
ANITA, IL CORAGGIO DI INSEGUIRE I SOGNI
“Fare sempre meglio” è la sfida che ogni giorno pone con se stessa Anita, infermiera del Gruppo Korian. Un percorso fatto di numerose prove, da affrontare con coraggio. Lo stesso con cui ogni giorno insegue nuovi sogni.
Passione: da dove nasce la tua
“Ho scelto questo lavoro grazie a mio nonno, la mia più grande luce. Era un paziente diabetico e, fin da piccola, l’ho curato. E’ stato lui a scoprire per primo la mia predisposizione alla cura e a spingermi verso questo lavoro, che amo”.
Qualità: qual è la tua principale sul lavoro
“Solarità ed empatia. Cerco sempre di mettermi nei panni dell’anziano che sto curando.
Arrivo da un contesto ospedaliero. Lavorare con gli anziani per me è stata una scelta. E’ un anno che lavoro in Korian e sceglierei questa strada altre 1000 volte. La relazione è fondamentale nel mio lavoro e in una Residenza per Anziani riesci a connetterti veramente con il Paziente che hai in cura. Gli Ospiti ti aspettano, diventi importante per loro”.
Cura: cosa significa per te prendersi cura
“Prendersi cura, secondo me, significa curare la Persona, in maniera olistica. Mi piace prendermi cura della Persona a 360°, da un punto di vista clinico, psicologico, fisico, emotivo…”.
Una canzone che descrive il tuo approccio al lavoro
“Il giorno di dolore che uno ha” di Luciano Ligabue. Rappresenta quello che c’è dietro una persona malata e il significato di avere qualcuno di fianco”.
La tua sfida di ogni giorno
“Fare sempre meglio. Il mio lavoro è in continua evoluzione e mi piace continuare ad imparare sempre, ogni giorno”.
Chi ti ispira nel tuo lavoro
“Sicuramente mio nonno, che cammina sempre al mio fianco.
L’ho spesso ritrovato in alcuni Ospiti, nei loro sguardi, nei loro bisogni, nel loro affetto”.
Un aggettivo per il tuo lavoro
“Empatia, solarità e – a volte – distaccamento professionale. Un mix di questi tre elementi, molto difficile da raggiungere”.
Il tratto principale del tuo carattere
“Solarità, testardaggine e precisione”
Il tuo sogno di felicità
“La felicità è difficile da raggiungere, si tratta di tanti tasselli che devono unirsi e corrispondere. Ho sempre nuovi obiettivi, mi sembra quasi di rincorrere sempre la felicità”.
Un colore per definire il tuo lavoro
“Rosso, il colore della resistenza. E in questo momento ne abbiamo veramente bisogno.
Il rosso, poi, è il colore della passione, dell’amore”.
Il dono di natura che vorresti avere
“La pacatezza, soprattutto nei confronti dei colleghi”.
Il motto della tua vita
“Inseguire sempre i sogni e non fermarsi mai”.
Il ricordo più bello del 2020
E’ stato un anno difficile, ma sorrisi degli Ospiti e dei colleghi sono sicuramente un bellissimo ricordo. Tra di noi ci siamo dati tanta forza. E poi… sicuramente l’inizio del mio lavoro in Korian il 27 gennaio 2020!”
MATTEO, L’IMPORTANZA DI STRAPPARE UN SORRISO
Matteo, OSS, ha un sogno nel cassetto che si lega inevitabilmente ad un ricordo del 2020: “vedere gli Ospiti rialzarsi dopo il Covid”. La sua sfida è strappare sempre un sorriso alle persone che assiste. E noi siamo sicuri che ce la farà!
Passione: da dove nasce la tua?
“La mia passione nasce da piccolissimo. Ricordo che, insieme a mia mamma, mi prendevo cura della nonna, malata di Alzheimer. Vederla mangiare con gusto, accudirla, vedere comunque la sua riconoscenza, mi rendeva molto felice. Il mio lavoro è come una ‘vocazione’”.
Qualità: qual è la tua principale sul lavoro?
“Il mio carattere è la mia forza, quello che mi permette di andare avanti. Sono solare e socievole, nonostante le difficoltà”.
Cura: cosa significa per te prendersi cura?
“Tutti abbiamo bisogno di essere ‘presi in cura’, fin da quando nasciamo. Vorrei trasmettere i valori che mi sono stati donati ai nostri Ospiti. Curo gli Ospiti come fossero i miei nonni”.
Una canzone che descrive il tuo approccio al lavoro
“Fai rumore” di Diodato. Ma la canzone, lavorando spesso in un nucleo Alzheimer, dipende anche molto dalle giornate”.
La tua sfida di ogni giorno
“Strappare un sorriso agli Ospiti, soprattutto per le persone allettate e più compromesse, che hanno più difficoltà ad esprimersi”.
Chi ti ispira nel tuo lavoro
“I miei colleghi. Con il collega di turno è fondamentale avere feeling, per affrontare il lavoro con collaborazione. Tutti i consigli sono molto preziosi per me. Sono ancora molto giovane (26 anni ndr) e da ogni collega cerco di strappare “i trucchi del mestiere”.
Un aggettivo per il tuo lavoro
“Gratificante, ad ogni fine turno ti senti estremamente gratificato”.
Il tratto principale del tuo carattere
“Il sorriso, grazie al quale riesco a trasmettere positività anche agli Ospiti, soprattutto nei momenti più tristi”.
Il tuo sogno di felicità
“Il mio sogno l’ho già realizzato con il contratto a tempo indeterminato due anni fa, per un lavoro che amo”.
Un colore per definire il tuo lavoro
“Giallo, il colore del sole, che dà la luce”.
Il dono di natura che vorresti avere
“La precisione, ma ci sto lavorando”.
Il motto della tua vita
“Non arrendersi mai perché nella vita nulla è impossibile”.
Il ricordo più bello del 2020
“Vedere gli Ospiti rialzarsi dopo il Covid”.