La considerazione del personale sanitario europeo: i dati della ricerca Ipsos per Clariane

Una recente indagine condotta da Ipsos per conto di Clariane ha analizzato la percezione e il livello di soddisfazione degli operatori sanitari in Europa. Lo studio ha coinvolto 1.602 operatori sanitari (infermieri, operatori socio-sanitari, medici, paramedici), in Germania, Francia, Italia e Spagna.
Il riconoscimento varia per professione e paese
Il 66% degli operatori sanitari europei percepisce un buon livello di riconoscimento da parte di pazienti, familiari e comunità. Tuttavia, questa percezione varia sensibilmente: per i medici questa percentuale raggiunge l’84%, contro il 67% di paramedici e altri professionisti, il 60% degli infermieri e solo il 56% degli operatori socio-sanitari (OSS). A livello geografico, l’Italia si distingue con il 73% di operatori che si sente apprezzato, seguita da Germania, Spagna e Francia.
Familiari e pazienti i principali portatori di riconoscimento
Gli operatori sanitari individuano nei familiari più stretti (85%), nei pazienti (83%) e nei familiari dei pazienti (78%) i principali soggetti che riconoscono il loro impegno. Al contrario, la percezione di considerazione cala sensibilmente quando si parla della società in generale (59%), dei media (49%) e soprattutto dei decisori politici (34%), evidenziando una possibile disconnessione tra il ruolo sociale percepito e quello mediatico o istituzionale.
Il 49% degli operatori sanitari europei ritiene che la considerazione verso la propria professione sia diminuita negli ultimi cinque anni. Questo dato è particolarmente evidente in Francia (58%), seguita dall’Italia (47%). Tra le cause principali vengono segnalate la carenza di risorse, tempo e personale e un approccio sempre più consumistico alla salute. Anche l’influenza delle informazioni reperite online sulle aspettative dei pazienti è percepita come un fattore critico.
Sfide e prospettive future
Nonostante le difficoltà, la soddisfazione professionale resta elevata: il 79% degli operatori si dichiara soddisfatto del proprio lavoro e tra le proposte per migliorare il riconoscimento emergono la sensibilizzazione pubblica, l’educazione nelle scuole, la formazione continua e le giornate aperte nelle strutture sanitarie. Questa soddisfazione si riflette nella propensione di oltre la metà degli intervistati (57%) a consigliare la professione ai giovani come possibile percorso di carriera.
Verso un riconoscimento più solido e duraturo
I risultati della ricerca confermano che, nonostante un contesto complesso e in continua evoluzione, il personale sanitario europeo mantiene un forte senso di appartenenza e soddisfazione verso la propria professione. Tuttavia, emerge con chiarezza il bisogno di rafforzare il riconoscimento sociale, istituzionale e culturale del loro ruolo.
“Come sistema sociosanitario e come società, abbiamo il dovere di ascoltare queste voci, valorizzarle e costruire contesti di lavoro in cui chi si prende cura degli altri possa, a sua volta, sentirsi visto, supportato e rispettato. La qualità dell’assistenza non dipende solo da protocolli e tecnologie, ma soprattutto da chi ogni giorno la rende possibile.” Federico Guidoni, CEO di Korian Italia.
Investire nella formazione, promuovere la sensibilizzazione pubblica e ascoltare la voce degli operatori sono passi fondamentali per costruire un futuro in cui la cura delle persone sia accompagnata da una piena valorizzazione di chi ogni giorno se ne fa carico. In questo percorso, Korian conferma il proprio impegno nel dare spazio, voce e riconoscimento a tutti i professionisti della salute: una condizione imprescindibile per affrontare le sfide sanitarie e sociali dei prossimi anni.