La chirurgia funzionale in ambito di riabilitazione neurologica rappresenta un settore altamente specializzato della chirurgia ortopedica, finalizzato al miglioramento della capacità funzionale e del controllo posturale in pazienti con esiti di lesioni del sistema nervoso centrale o periferico. L’obiettivo terapeutico primario è il ripristino o il potenziamento della mobilità, dell’efficienza del cammino e, in senso più ampio, dell’autonomia funzionale, attraverso l’integrazione di procedure chirurgiche con protocolli riabilitativi personalizzati.

La valutazione preoperatoria prevede un approccio multidisciplinare che coinvolge tipicamente il fisiatra (Dr. Simone Lazzaretti) e il chirurgo neuro-ortopedico (Dr. Paolo Zerbinati), con l’eventuale supporto di strumenti diagnostici strumentali, quali l’analisi del cammino. Questa fase di assessment culmina nell’elaborazione di un progetto terapeutico individualizzato, in cui la pianificazione dell’atto chirurgico è strettamente coordinata con il percorso riabilitativo post-operatorio.

Le tecniche chirurgiche adottate sono selezionate in base al quadro clinico e comprendono procedure standardizzate. La tecnica di Baumann prevede l’allungamento dell’aponeurosi che riveste il gastrocnemio (e, occasionalmente, il soleo) a livello prossimale di gamba. La tecnica di Strayer consiste in un allungamento distale o in una tenotomia del tendine del gastrocnemio. La tecnica di Vulpius consente l’allungamento del tendine congiunto gastrocnemio-soleo, preservando le fibre più profonde del soleo. Il mantenimento della continuità delle fibre muscolari riduce il rischio di perdita di forza post-operatoria, garantendo al contempo la correzione efficace delle retrazioni muscolo-tendinee.

Una delle indicazioni chirurgiche più frequenti è la correzione del piede equino di origine neurogena. La diagnosi differenziale tra ipertonia spastica e retrazione muscolo-tendinea fissa dei flessori plantari viene effettuata attraverso procedure diagnostiche quali i blocchi nervosi selettivi. In base ai risultati, il piano terapeutico può spaziare dal trattamento conservativo con inibizione neuromuscolare mediante tossina botulinica fino all’allungamento miotendineo o al trasferimento tendineo.

Gli interventi chirurgici vengono eseguiti in regime privato presso la Casa di Cura Borghi oppure, nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, presso l’Ospedale Sol et Salus di Torre Pedrera (Rimini). La gestione post-operatoria prevede l’attuazione di un Piano Riabilitativo Individualizzato (PRI), svolto in regime di ricovero presso la Casa di Cura Borghi e definito da un’équipe multidisciplinare dedicata. Ogni anno circa 150 pazienti, provenienti prevalentemente da Lombardia, Piemonte e Liguria, sono sottoposti a tali procedure.

Questo modello integrato di chirurgia funzionale e riabilitazione neurologica dimostra l’efficacia della combinazione tra correzione chirurgica mirata e presa in carico riabilitativa strutturata, con l’obiettivo ultimo di massimizzare l’autonomia del paziente e migliorarne la qualità di vita.