Continuano le #Storiedipassione, l’iniziativa realizzata in occasione della “Giornata Nazionale dei Professionisti Sanitari, Sociosanitari, Socioassistenziali e del Volontariato” che ha come obiettivo la celebrazione dello sforzo e dell’impegno di tutti i nostri Operatori, che in questo difficile periodo storico affrontano con coraggio l’attuale emergenza sanitaria. Aneddoti, sfide e desideri di chi in prima persona rappresenta il gruppo Korian, donando assistenza, speranza e buon umore agli Ospiti che improvvisamente non hanno potuto più vedere i propri affetti.

Vi raccontiamo della dedizione al lavoro di MariaGrazia, Cristina e Patma, tre instancabili supereroine che con la loro passione e il loro sostegno aiutano i loro Ospiti a godere delle piccole gioie quotidiane.

MariaGrazia, e un lavoro prezioso

MariaGrazia opera come receptionist e ci parla di come la passione per il suo lavoro sia nata “dall’educazione ricevuta fin da bambina”, che le ha fatto maturare dentro di sé quella “dedizione, accuratezza e gentilezza” che ogni giorno mette a disposizione dei suoi Ospiti.

Passione: da dove nasce la tua?

Dall’educazione ricevuta fin da bambina, che ho fatto mia e maturato attraverso gli incontri e le esperienze della vita e grazie alla fede cristiana.

Qualità: qual è la tua principale sul lavoro?
Accuratezza, gentilezza, dedizione.

Cura: cosa significa per te prendersi cura?
Dare il meglio, insieme ai colleghi, per alleviare la sofferenza dei nostri Ospiti, riconoscerne la dignità anche nella fragilità, farli sentire importanti e amati, e per sostenere le loro famiglie in questa fase delicata della vita.

Una canzone che descrive il tuo approccio al lavoro
Una vecchia canzone scritta per un altro ambito, ma ricca di speranza: ‘Eppure soffia’ di Bertoli.

La tua sfida di ogni giorno
Tenere viva l’attenzione alle persone, oltre le cose da fare per loro.

Chi ti ispira nel tuo lavoro
Gli Ospiti stessi, il colleghi il cui impegno mi incoraggia anche nei momenti difficili, le persone importanti della mia vita.

Un aggettivo per il tuo lavoro
Prezioso, come per le persone a cui è rivolto.

Il tratto principale del tuo carattere
La positività.

Il tuo sogno di felicità
La pace fondata su giustizia e solidarietà, a tutti i livelli.

Un colore per definire il tuo lavoro
Il verde tenero dei germogli che spuntano; il rosa chiaro di alcune albe e tramonti che donano serenità.

Il dono di natura che vorresti avere
La battuta pronta, che sdrammatizza e fa riflettere con leggerezza.

Il motto della tua vita
Fare il bene paga sempre.

Il ricordo più bello del 2020
La messa in ricordo di chi ci ha lasciato per il Covid, in cui i familiari, gli operatori e – idealmente – anche gli Ospiti si sono ritrovati insieme dopo il periodo più difficile, per condividere i vissuti. È stato un momento di dolore ma anche di grande conforto.

Cristina e Patma, e la loro pazienza ed empatia

Cristina e Patma credono nel “potere è volere” e nel “dare sempre il meglio, per [noi stesse] e per [gli Ospiti]”. Mettendo tanta pazienza, empatia, calma e soprattutto dedizione nel loro lavoro, donano “serenità e tranquillità” a chi ne ha più bisogno.

Qualità: qual è la tua principale sul lavoro?
Cristina: la pazienza e la calma.
Patma: pazienza, dedizione.

Cura: cosa significa per te prendersi cura?
C: trattarli come se fossero miei.
P: accudire le persone in tutti i loro bisogni, fisici, psichici e affettivi.

Una canzone che descrive il tuo approccio al lavoro
C: felicità
P: vecchio – Renato Zero

La tua sfida di ogni giorno
C: potere è volere.
P: dare sempre il meglio, per me e per loro.

Chi ti ispira nel tuo lavoro
C: i miei nonni.
P: tutte le persone che lavorano con me che hanno la mia stessa passione.

Il tratto principale del tuo carattere
C: pazienza e calma.
P: pazienza ed empatia.

Un colore per definire il tuo lavoro
C: viola.
P: rosso come la passione.

Il dono di natura che vorrei avere
C: far star bene le persone con la mia compagnia.
P: donare serenità e tranquillità anche anche solo con uno sguardo.

Il motto della tua vita
C e P: vivi e lascia vivere.

Il ricordo più bello del 2020
C: di bello nulla, è tutto da dimenticare.
P: in un momento di seria difficoltà vissuta con il Covid-19 al lavoro e in famiglia, ho ritrovato persone al mio fianco che non pensavo di avere.

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